In questi anni si sente molto parlare di “inflammaging”, condizione che indica lo stato di infiammazione cronica associata all’invecchiamento, come conseguenza della perdita dei meccanismi protettivi della cellula nei confronti degli agenti nocivi ambientali, chimici, fisici e biologici. A differenza della vitale infiammazione acuta, quella cronica, senza dare segnali evidenti, porta ad un progressivo invecchiamento e logoramento dell’organismo.
L’inflammaging costituisce un fattore di rischio
altamente significativo:
Non esiste malattia cardio-vascolare senza prima un processo infiammatorio della parete dei vasi sanguigni.
Non esiste una malattia neuro-degenerativa che non sia accompagnata da neuro-infiammazione
Non esiste tumore senza il concorso di un processo pro-infiammatorio
Si avvicina l’autunno e sempre più persone iniziano a
lamentare un’abbondante perdita di capelli.
La vita dei capelli ha un andamento stagionale: nascondo d’inverno (in particolar modo a dicembre e gennaio), crescono bene in primavera, bloccano la loro crescita in estate e in autunno cadono!
In ogni capigliatura, maschile e femminile, sono contemporaneamente presenti le 3 fasi vitali dei capelli: l´80 – 90 % circa dei capelli si trova in fase di nascita e crescita, il 2% circa nella fase di blocco di crescita e il 13% circa nella fase terminale di caduta. Se la percentuale dei capelli in fase di blocco di crescita e di caduta supera la percentuale indicata (15% totale), compaiono diradamenti e calvizie.
La vita del capello è gestita da ormoni condizionati dalla durata e dall’intensità della luce solare. La secrezione di melatonina dovuta al cambiamento di intensità dei raggi solari, influenza gli androgeni e gli estrogeni. I primi fanno perdere i capelli, i secondi li fanno aumentare.
La maggiore produzione di melatonina autunnale (dovuta appunto alla riduzione dei raggi solari) induce il consumo di alimenti ricchi di zuccheri (coccola tipica delle serate più lunghe e fresche), che a cascata portano ad un aumento del testosterone, responsabile della caduta dei capelli nell’uomo e nella donna.
In questo periodo, quindi, sia per contrastare la calvizie, che lo sbiancamento, è necessario ridurre i carboidrati, e garantire con l’alimentazione un apporto corretto di proteine ricche di aminoacidi solforati (cisteina, lisina, metionina), nonché i sali minerali magnesio, zinco, rame e zolfo, per meglio costruire la cheratina dei capelli.
Dall’inizio dell’epidemia, la popolazione anziana è la più coinvolta e ha pagato in termini di vittime il costo maggiore. Anche se sono stati segnalati decessi correlati a COVID-19 in giovani adulti, l’età media dei pazienti deceduti resta alta ed è pari a 80 anni (mediana pari a 81 anni, quasi 20 anni in più rispetto all’età mediana dei casi segnalati al sistema di sorveglianza integrata sui casi COVID-19 positivi, che è pari a 62 anni). Molti presentano patologie croniche pregresse; le più frequenti sono le cardiopatie (46%) seguono il diabete (30%), l’insufficienza renale (20%) e malattie croniche respiratorie (19%), infine i tumori (16%), ictus/ischemie cerebrali (10%); tra tutte meno frequenti le malattie croniche del fegato (4%). L’ipertensione è segnalata nel 68% delle cartelle cliniche e l’obesità nell’11%. In Italia la maggior parte degli ultra 65enni (58%) è in eccesso ponderale: – il 44% in sovrappeso (con un Indice di Massa Corporea – IMC – compreso fra 25 e 29,9) – il 14% obeso (IMC ≥30).
Sempre più spesso i pazienti riferiscono di dover eliminare la pasta dalla loro dieta per problemi di gonfiore addominale.
Tra le varie possibili spiegazioni che affronteremo più avanti (qualità della farina, masticazione, ecc.) una mi sta molto a cuore, perché inaspettata e sottovalutata.
Continuiamo a mantenere alte le nostre difese immunitarie facendo il pieno di GLUTATIONE e vitamina C.
Sappiamo tutti ormai quanto è consigliata l’assunzione di vitamina C in questo periodo, per la sua azione antiossidante che ci aiuta a difenderci dai patogeni. In pochi però conoscono l’importanza del glutatione.
Lo zinco è un micronutriente che possiede eccezionale capacità immunostimolante. Esso infatti, stimolando il corretto funzionamento del timo, migliora la funzionalità del nostro sistema immunitario contro i virus influenzali e le infezioni batteriche. Per questo viene spesso consigliato, sotto forma di integratore, in presenza di sintomi da raffreddamento e affezioni alle vie respiratorie.
Grazie alla sua potente azione antiossidante, lo zinco è utile anche in quanto:
IL GRANO SARACENO è ricchissimo di una fitolessina chiamata trans resveratrolo, un composto polifenolico che alcune piante producono per proteggersi in situazioni di stress (lesioni, infezioni fungine o batteriche ed esposizione a raggi ultravioletti).
I legumi sono stati erroneamente eliminati dalle diete perché considerati molto calorici se confrontati agli altri vegetali. Essi invece sono da considerarsi un sostituto sia della prima che della seconda portata del pasto. Son infatti ricchi sia di carboidrati complessi a lento rilascio che di proteine. Ottimi da utilizzare assieme ai cereali integrali per raggiungere l’apporto proteico completo tipico della carne, mantenendo sotto controllo il colesterolo e i trigliceridi.
Virus e batteri convivono con noi da milioni di anni. Nell’uomo trovano un ambiente favorevole con temperatura costante, umidità costante e zucchero a volontà! Alcuni ci difendono, altri ci creano dei problemi se gli permettiamo di insediarsi avendo compromesso i nostri lattobacilli.